Malnutrizione
Da sempre considero la nutrizione una priorità imprescindibile; per questo, fin dal mio arrivo in Zambia nel 2000, ho inserito un programma nutrizionale in tutti i miei progetti. La malnutrizione è a tutti gli effetti una condizione patologica, potenzialmente letale, e rientra pienamente nei servizi sanitari. Tuttavia, per l’impatto che esercita sulla società e sulla salute pubblica, ho scelto di dedicarle un programma specifico, coordinato ma distinto dagli interventi clinici.
Secondo i dati dell’UNICEF tratti dalla Zambia Demographic and Health Survey 2024, la situazione nutrizionale dei bambini sotto i cinque anni presenta ancora importanti criticità. In particolare, il 32% dei piccoli soffre di stunting, ovvero ritardo della crescita, una condizione che riflette una malnutrizione cronica e che compromette lo sviluppo fisico e cognitivo. A questa si aggiunge il fenomeno del wasting, cioè la malnutrizione acuta, che interessa circa il 3% dei bambini nella stessa fascia di età. Questi dati evidenziano come, nonostante alcuni progressi, la malnutrizione infantile continui a rappresentare una sfida significativa per la salute pubblica e per il futuro delle nuove generazioni in Zambia.
La malnutrizione acuta si manifesta in due forme principali. La malnutrizione acuta moderata (MAM) si presenta con un dimagrimento rispetto all’età e all’altezza, ma senza complicazioni gravi. La malnutrizione acuta severa (SAM), invece, è una condizione più critica che può assumere due forme: il marasma, caratterizzato da estrema magrezza, perdita di massa muscolare e grasso corporeo, dovuto a carenza di tutti i nutrienti; il kwashiorkor, caratterizzato da edemi, gonfiori e segni clinici dovuti a una grave carenza proteica. Entrambe le forme richiedono interventi tempestivi, ma la SAM rappresenta un rischio immediato per la vita del bambino.
Il Programma Nutrizionale dI Twafwane Association si svolge presso la clinica Ishuko, che dispone di diversi spazi dedicati alle varie attività. È riservato a due categorie di bambini:
1 – Neonati sotto i 6 mesi, orfani oppure figli di madri sieropositive all’HIV o affette da altre malattie che impediscono l’allattamento al seno. Ricevono mensilmente il latte in polvere fino all’età di 12 mesi, così come stabilito dalla Legge dello Zambia. Si raccomanda, comunque, sempre il latte materno che, quando disponibile, resta la scelta prioritaria e più indicata per l’alimentazione del neonato.
2 - Bambini di età superiore ai sei mesi, orfani o in situazione di estrema povertà o grave malattia/disabilità. Ricevono mensilmente un supplemento alimentare per la famiglia, costituito da: un sacco di farina di mais per la polenta, uova, olio di semi e zucchero.
Per la valutazione della malnutrizione utilizziamo due strumenti: la curva di crescita, che valuta la variazione del peso in rapporto a età e sesso; i nastri MUAC (Mid-Upper Arm Circumference), che si applicano al braccio sinistro del bambino e permettono di misurare la circonferenza in centimetri. Il nastro è diviso in colori che corrispondono a diversi livelli di rischio: Verde – stato nutrizionale normale, Giallo – malnutrizione acuta moderata (MAM), Rosso – malnutrizione acuta severa (SAM).
Grazie alla loro semplicità, i nastri MUAC vengono utilizzati anche dai volontari nelle comunità, perché consentono di individuare precocemente i bambini a rischio e avviarli subito a cure e programmi di supporto nutrizionale.
I bambini malnutriti vengono individuati durante le visite che svolgo presso la clinica Ishuko di Kantolomba, oppure segnalati al nostro centro da altre strutture sanitarie locali o dai Servizi Sociali. Nel corso delle visite ambulatoriali, la valutazione medica mi consente di decidere se il bambino debba essere ricoverato in ospedale o se possa invece essere seguito all’interno del nostro programma nutrizionale.
Il programma prevede controlli medici periodici e un incontro mensile, durante il quale ha luogo la distribuzione degli alimenti. Questa è sempre preceduta da un momento di Educazione Sanitaria e da una cooking demonstration, durante la quale mostriamo alle famiglie come preparare pasti equilibrati, ricchi di tutti i nutrienti indispensabili per il bambino, utilizzando alimenti semplici e facilmente reperibili in loco. Al termine, il cibo cucinato viene condiviso e distribuito a tutti i presenti.
I piccoli restano nel programma per un minimo di sei mesi. Riteniamo fondamentale garantire un’attenzione personalizzata a ogni bambino e a ogni famiglia, accompagnandoli anche con il sostegno costante dei nostri volontari attraverso le home visit.
